GLI ANNI ‘DIECI’
I nuovi ‘anni Dieci’ (2010-2020), ultima tappa del nostro affascinante viaggio nella storia della profumeria. Un decennio scosso dalla recessione economica e dal terrorismo internazionale, animato dal movimento #MeToo e dai Fridays For Future di Greta Thunberg. I consumi passano da Instagram e le fashion blogger sono le nuove star; gli oggetti prendono vita con la domotica e le auto diventano elettriche. L’hashtag diventa metro di misura dell’importanza dei pensieri digitali e il profumo, testimone del suo tempo come sempre, tiene il passo con i cambiamenti.
FRANCOIS DEMACHY
La rosa e il gelsomino di Grasse, il bergamotto di Reggio Calabria, le spezie scoperte a Zanzibar, il patchouli, la preziosa ambra grigia, queste sono le materie “magiche” di François Demachy: “quando si memorizzano le loro qualità non si possono dimenticare.”
François Demachy nasce a Cannes nel 1949 e trascorre tutta la sua infanzia a Grasse. Nel 1971 entra in Charabot, azienda leader nella produzione di materie prime naturali. Dopo 5 anni diventa naso di Chanel e in seguito è nominato direttore ricerca e sviluppo nella stessa azienda. Dal 2006 Demachy è il nuovo direttore dello sviluppo olfattivo profumi della divisione Profumi e Cosmetici del gruppo LVMH. Fahrenheit 32, Midnight Poison, Miss Dior Chèrie sono solo alcune delle sue creazioni più note. Nel 2016, per Dior Sauvage EdP, riceve il riconoscimento speciale di Accademia del Profumo dedicato al “naso” profumiere dell’anno, rivolto al creatore del profumo che ha ottenuto i migliori risultati di vendita nei primi sei mesi dal lancio sul mercato italiano.
IL NUOVO SAUVAGE
“Non si crea un profumo in laboratorio” afferma il naso, creatore della rinnovata formulazione di un classico del 1966 (naso del primo Dior Sauvage è Edmond Roudnitska). L’ispirazione per la ‘seconda vita’ dell’intramontabile profumo di Dior è un viaggio che inizia nell’energetica e caotica Los Angeles e finisce nell’assolato e silenzioso deserto californiano.
Il bergamotto di Calabria trionfa nelle note di testa. François Demachy ha richiesto ai produttori locali di progettare una qualità esclusiva di bergamotto per ottenere una fragranza su misura. In Sauvage, infatti, l’agrume è più fruttato e sviluppa sfaccettature uniche, leggermente pepate.
Nel 2019 la versione Eau de Parfum vince il premio Accademia del Profumo come Miglior Profumo dell’Anno.
IL DEBUTTO DI BOTTEGA VENETA
Le firme della moda continuano a debuttare nel mondo delle fragranze. Il 2010 è la volta di Bottega Veneta, con un eau de parfum femminile che porta il nome della casa di moda. Tomas Maier, Direttore Creativo della casa di moda italiana, sceglie Nine D’Urso come testimonial della campagna pubblicitaria. Bottega Veneta è un Chypre floreale, creato dal mastro profumiere Michel Almairac.
PROFUMI SOLIDI
Piccoli, pratici e firmati. Sono i profumi solidi che tornano di moda nell’ultimo decennio. I giovani consumatori chiedono soluzioni “smart” anche nel beauty, senza rinunciare al fascino della marca prestigiosa. Le confezioni sono accattivanti e ricercate, spesso packaging gioiello, da portare sempre con sé… anche in aereo.
MATHILDE LAURENT
Dopo il diploma all’ISIPCA, arriva, giovanissima, presso la Maison Guerlain, dove ha la possibilità di lavorare con le materie prime più preziose. Con il sostegno di Jean-Paul Guerlain e di tutta la storia e la tradizione dell’azienda, affina la propria creatività, acquisendo il gusto raffinato per le creazioni esclusive. Dal 2005 ha messo a disposizione di Cartier la sua competenza e il suo estro per il progetto dei profumi su misura. Appassionata di fotografia, la ritiene molto legata alla sfera olfattiva. “Quando si memorizza un odore, si memorizza anche il suo contesto, il suo ambiente, è una caratteristica particolare dell’olfatto. A ogni odore, una foto”.
Condividere foto con i propri amici, ecco tutto quello che Mike Krieger e Kevin Systrom avevano pensato per Instagram. Dal debutto nell’ottobre 2010, il social network fotografico più utilizzato al mondo è diventato un universo parallelo con 500 milioni di utenti giornalieri. Anche le aziende hanno dovuto creare il proprio habitat digitale e oggi non di rado scelgono questo palcoscenico virtuale per le anteprime dei propri prodotti.
Come Chanel, che nel 2017 svela i dettagli della nuova fragranza Gabrielle proprio su Instagram. Le notizie sono date direttamente ai follower dell’account: la data di uscita, un video che mostra il nuovo profumo, le foto del party al Palais de Tokyo a Parigi, durante le passerelle della haute couture, per presentare il profumo.
THIERRY WASSER
Un creatore raro e singolare. Uomo sensibile, raffinato, elegante e seducente. Un uomo legato alla terra, con la mente di un artigiano, lontano da ogni ostentazione. Nel 2008 Thierry Wasser diventa il nuovo naso di Guerlain. Jean-Paul Guerlain gli affida il segretissimo “Libro delle formule”, tramandato di generazione in generazione all’interno della famiglia. Gli rivela anche tutto il savoir-faire e i segreti di un patrimonio olfattivo unico. Tra le creazioni di Wasser per il marchio francese Idylle, Habit Rouge l’Eau, Shalimar Parfum Initial, L’Homme Ideal.
EVENTI DIGITALI VIRALI
Nell’ultimo decennio si sono moltiplicati gli eventi digitali virali. Improvvisamente milioni di account social nel mondo condividono lo stesso video, la stessa foto, lo stesso hashtag. Alcuni diventano veri e propri casi studio: #thedress fu uno di questi. Era il 2015 quando la foto del vestito che tutti vedevano bianco e oro, ma in realtà era nero e blu, fece il giro del globo a colpi di twitt e ricondivisioni social.
Ne parlò addirittura il New York Times: prendendo spunto da quella immagine, Michael Webster, ricercatore della University of Nevada, Reno, fece uno studio che dimostrava le difficoltà dell’occhio umano nel distinguere il colore blu in determinate condizioni luminose.
TORNARE ALLA NATURA
La nuova tendenza tra i consumatori è la voglia di indossare profumi che avvicinino alla natura incontaminata. Per questo, tantissimi marchi esplorano l’attualità del tema utilizzando nelle proprie fragranze molecole di sintesi che sanno rappresentare al meglio quell’effetto di natura immediata e moderna.
ELIE SAAB
“E’una fragranza che esprime una femminilità raggiante e che raccoglie la dualità del mio universo: luce d’oriente e modernità d’occidente” così Elie Saab, stilista che veste regine e star, descrive la prima fragranza della casa di moda, lanciata nel 2011. Il naso Francis Kurkdjian lavora ad un bouquet di fiori d’arancio e gelsomino, combinato con miele di rosa e un cuore di patchouli.
NASI SUPERSTAR
Se un tempo la figura del naso creatore era per lo più sconosciuta in favore della notorietà del marchio del profumo, ora il compositore della fragranza è protagonista insieme alla propria creazione. Soprattutto negli ultimi 10 anni, i nasi hanno conquistato le scene diventando le nuove star della profumeria. Il pubblico degli appassionati non conosce solo i nomi dei maestri profumieri, autori dei grandi classici, ma anche dei talenti più giovani.
Uno sguardo alla creatività made in Italy. alcuni tra i più valenti eredi contemporanei dell’antichissima tradizione italiana di comporre profumi:
Sofia Bardelli, si è formata al Grasse Institute of Perfumery e dal 2019 è profumiere creativo nel team di Creasens.
Cristian Calabrò, naso di Creative Flavours & Fragrances (CFF), ha firmato diverse composizioni per Bois 1920, marca di profumeria artigianale fiorentina.
Maurizio Cerizza, 30 anni di carriera e più di 100 profumi. Dal 2017 fa parte della casa essenziera Creative Flavours & Fragrances (CFF)
Luca Maffei, profumiere presso AFM Atelier Fragranze Milano, nel 2014 vince il prestigioso «The Art and Olfaction Award» nella categoria Indipendent per la sua creazione Black Pepper & Sandalwood di Acca Kappa.
Michelle e Dominique Moellhausen, rispettivamente Direttrice Ricerca e Sviluppo e profumiera nell’azienda di famiglia. Entrambe formatesi in contesti internazionali, mostrano talento e passione con una spiccata propensione all’innovazione.
IMPENNATA DI COLLEZIONI
Il decennio 2010-2019 è stato il più florido per le nuove collezioni. Mentre nel precedente avevano fatto la loro comparsa 15 nuove collezioni, negli ultimi 10 anni ne abbiamo viste nascere ben 35.
Alcuni esempi sono Luis Vuitton, con il debutto in profumeria della maison; Le vie di Milano Trussardi, Tuscan Creations di Ferragamo, Le Gemme Bulgari.
LA BIODIVERISTA’
Le Nazioni Unite dichiarano il periodo 2011-2020 ‘decennio della biodiversità’. L’impegno della comunità internazionale, che nel 1992 a Rio de Janeiro aveva firmato la Convenzione della Diversità Biologica, è di coinvolgere i Paesi nel preservare le diversità genetiche delle specie e dei loro habitat. L’industria della profumeria ha fatto e sta facendo la sua parte. Si adottano alti standard etici nel processo di coltivazione e lavorazione delle materie prime; i protocolli industriali sono stati convertiti per giungere a notevoli risparmi di acqua ed energia nelle fasi di lavorazione; i laboratori di ricerca delle case essenziere sostengono con molecole di sintesi e con lo sviluppo di innovative tecniche di estrazione l’intento di preservare specie rare ed ecosistemi.