femminili

  • Pierre Balmain intraprende gli studi di architettura a Parigi ma li abbandona molto presto per seguire la sua passione per la moda. Dopo la sua prima collezione, di gran successo, chiede a Germaine Cellier di creare una fragranza. La Cellier - primo "naso" donna della storia del profumo - vuole realizzare una fragranza che non somigli a nessun'altra, un bouquet di sentori sani e vivificanti della campagna. Nacque così Vent Vert.
  • Nel 1978, Jean Bousquet - fondatore del marchio Cacharel - diede incarico a L'Oréal di creare un profumo per il suo brand. Annette Louit, all'epoca product manager, concepì un profumo per una ragazza facendo però attenzione alla sensibilità della madre. Infatti, vedere la propria figlia entrare in profumeria, acquistare un profumo e profumarsi, poteva per alcune madri dell'epoca costituire un trauma. Anais Anais è quindi un profumo di contrasti freschi e soavi, puro e avvolgente. In cinque anni divenne il numero uno in Francia come pezzi venduti ed ebbe notevole successo anche sul mercato internazionale.
  • Il primo oggetto "Must" fu l'accendino ricaricabile in oro. Ispirò il flacone, ricaricale anch'esso, di cui Cartier disse "Non si getta mai un prodotto di Cartier nella spazzatura!" All'inizio, la storia era quella di creare due profumi: uno "da giorno" e uno "da sera". Dopo mesi di lavoro e di campioni tutti rifiutati, Pilar Boxford, capo prodotto, scelse la proposta del profumiere-creatore Diener: un orientale con un tocco di verde per donare originalità e un sentimento nuovo al profumo.
  • Nel 1926 in tanti scoprono un'anima da esploratori: si danza al Bar Nègre; i tessuti, i gioielli, le suppellettili parlano solo d'Africa. Mademoiselle Chanel e Ernest Beaux invitano le donne a un viaggio: Bois des Iles. C'è tutto, i legni preziosi, i fumi dell'oppio e i grandi fiori languidi e tropicali. Nel 2007 la collezione "Les Exclusifs" di Chanel fa rinascere questo profumo che rappresenta da solo un continente misterioso e lontano.
  • Marzo 1979. Il profumiere-creatore Jacques Polge entra per la prima volta nell'appartamento di Coco Chanel, in Rue Cambon. Stupore, sorpresa...Come ha potuto una donna così amante delle linee sobrie ed essenziali, vivere in un appartamento così sorprendentemente carico, dove regna sovrana la mescolanza dei generi? Per comprendere, decise di renderle omaggio creando il suo primo profumo femminile per Chanel.
  • Per proseguire nella leggenda del N° 5, Coco Chanel volle mantenere lo stesso flacone per il N° 19 e battezzare con questo nome il nuovo profumo in ragione del suo compleanno: il 19 agosto, segno del leone. La fragranza è considerata il regalo d'addio di Coco che muore qualche tempo dopo il lancio. Era di domenica, il solo giorno che poteva uccidere questa instancabile lavoratrice.
  • Fu chiesto a Bernard Chant di IFF di creare una fragranza senza tempo e anticonformista, senza preoccuparsi del prezzo. Egli osò un grande chypre, incarnazione dell'eleganza e dell'eterno femminino. Satura di materie prime naturali, questa fragranza ricca e singolare è diventata leggenda. Alcuni la adorano, altri la detestano, altri ancora sono convinti che sia un filtro afrodisiaco capace di esaltare il corpo e lo spirito: nessuno resta indifferente.
  • I prodotti di sintesi usati nei profumi in quell'epoca sono considerati troppo grezzi, duri malgrado l'impiego di un prodotto dolce come la vanillina. D'altronde, le formule di allora sono molto complesse, mai abbastanza essenziali. Con Diorissimo, il profumiere-creatore Roudnitska rompe con queste tradizioni, presentando un bouquet florale romantico da cui si spande la freschezza del mughetto, fiore porta fortuna di Christian Dior.
  • "La donna è nel suo pieno diritto, compie una specie di dovere applicandosi a sembrare magica e soprannaturale: deve stupire, affascinare. Come un idolo, ella deve indorarsi per essere adorata. Deve dunque darsi a tutte le arti e i mezzi per elevarsi al di sopra della natura per meglio soggiogare i cuori e gli spiriti." Al pensiero di Charles Baudelaire è ispirata la nascita di J'Adore, un bouquet fiorito ultra femminile da scoprire in un flacone sorprendente: un'anfora di vetro sormontata da un tappo collier in oro e da una biglia di vetro.
  • Poison è il primo profumo di Dior a non portarne il nome. Diceva lo scrittore Paul Valéry che "Il profumo è il veleno del cuore". Ed è infatti così che viene percepito il nuovo profumo, conturbante e provocante, sempre misterioso, che non lascia indifferenti. Maurice Roger, incaricato da Dior di lavorare su nuovi progetti nei primi anni '80, voleva un profumo dall'impatto drammatico e incaricò diversi importanti profumieri-creatori senza dare loro alcun brief. Alcune prove delle fragranze furono inviate alle dieci donne più eleganti di Parigi e Roger chiese loro di classificarle in ordine di preferenza. Egli scelse il profumo più detestato dalle dieci signore ...
  • Questo profumo riflette l'estrema raffinatezza della haute couture francese. Vi sono rappresentati i simboli Dior: il nodo e il pied de poule. Sinonimo di eleganza, è la prima creazione profumata di Christian Dior in omaggio a sua sorella Catherine. Come egli stesso dichiarò "Ho creato un profumo per vestire ogni donna di una scia di desiderio e veder sorgere dal suo flacone tutti i miei abiti".
Torna in cima